domenica 27 settembre 2020

Vacanze settembrine. Giorno 2: Trieste - Santuario di Monte Grisa, Grotta Gigante e Castello di Miramare

 Il secondo giorno abbiamo 3 mete, vogliamo visitare:

  • il Castello di Miramare
  • il Santuario di Monte Grisa
  • la Grotta Gigante
In prima battuta andiamo verso il castello, ma non troviamo parcheggio perciò decidiamo di visitare prima il santuario, che si trova sul Monte Grisa. Non sono religiosa, ma la struttura mi incuriosisce dal punto di vista architettonico perché anche se è una costruzione molto squadrata, degli anni '60, in cemento armato, è molto imponente e domina sulla città e sul golfo. 

M. ha partecipato alla Barcolana alcune volte, come parte di un equipaggio, e lo aveva visto dalla città, illuminato di sera, ma non era mai andato su a vederlo, così come non era riuscito a visitare e a conoscere un po' di più la città di Trieste perché nei giorni della regata c'è un gran caos e una volta terminata la regata si torna a casa. Dal basso si vede così, dovrebbe ricordare la lettera "M" perché è un santuario mariano

Una volta su, si parcheggia e poi si sale a piedi dalla scalinata o dalla rampa. Qui non si lasciano lucchetti ma rosari


Così è come si vede da vicino. Imponente no?


Dentro ci sono due chiese sovrapposte e comunicanti, si passa dall'una all'altra tramite una scalinata e se c'è una funzione in corso in una si sente anche nell'altra perché è tutto aperto. C'è anche un belvedere che consente questa vista





Nella pineta mangiamo un panino che abbiamo preparato al residence (per chi vuole c'è anche un ristorantino + bar, dove prendiamo un caffè)



Dopo andiamo verso la Grotta Gigante, a 10 km da Trieste. La parte normalmente aperta al pubblico è profonda circa 100 mt. Per arrivare in fondo si scendono 500 scalini e se ne salgono altrettanti per risalire fino al belvedere, un ponte costruito dall'uomo che consente una vista dall'alto della cavità e del gran numero di stalattiti che pendono dal soffitto e che dal basso e da lontano non si distinguono.


La formazione della grotta è iniziata circa 10 milioni di anni fa sul Carso Triestino, l'altopiano roccioso che circonda la città di Trieste, ad opera del fiume Timavo. Ha subito diversi cambiamenti morfologici a causa di crolli e modificazioni naturali, fino all'aspetto attuale con stalattiti, stalagmiti e colonne (stalattiti e stalagmiti che si sono unite)



Le stalagmiti hanno questa forma così detta a "pila di piatti" e non a cono rovesciato, perché le gocce d'acqua, cadendo da un'altezza molto elevata, acquistano molta velocità e quando arrivano a posarsi si schiacciano verso l'esterno


Questa grotta è considerata la grotta a vano unico più grande al mondo. Scesi i primi scalini la temperatura si abbassa a 11°, sempre, estate e inverno. Nella visita speleologica, che si fa con attrezzatura e guida specializzata è possibile arrivare fino ad una profondità di 252 mt.


Questa stalagmite è alta circa 12 mt, come un palazzo di 4 piani e da lontano, rapportata all'ampiezza della grotta sembra più piccola, ma avvicinandosi riacquista la sua dimensione reale 


La scalinata che dall'alto scende nelle profondità della grotta.


La visita è stata molto suggestiva. Appena arrivati non c'era nessun visitatore, nè il bigliettaio. Ho pensato "Vuoi vedere che è una cavolata e sto spendendo dei soldi per niente?!" invece poi abbiamo visto che le visite iniziano ad orari prestabiliti e per la prima visita utile mancava una trentina di minuti. Ne è valsa la pena. Avevo già visitato le grotte di Castellana e della Zinzulusa, che sono grotte marine, suggestive anche queste, ma qui sono scesa sotto terra! Man mano che scendevo e mi si apriva davanti questa cavità che si rivelava sempre più la sua ampiezza, tanto da poter contenere una cittadella, ho pensato ad un futuro immaginario in cui non si potesse più vivere sulla superficie a causa del caldo intenso o dell'inquinamento o cosa e i superstiti si fossero rifugiati in un posto come questo, creando una piccola civiltà coesa, finalmente consapevole che il solo modo per sopravvivere è vivere in armonia con gli altri, aiutandosi, collaborando e rispettando l'ambiente. Solo che vivendo al buio erano diventati tutti ciechi! Ok, basta con le fantasie. 

Nota: la visita è stata fatta indossando la mascherina, che poteva essere abbassata solo nel tratto indicato dalla guida e mantenendo le distanze. Ci siamo igienizzati le mani prima di iniziare la discesa e poi in varie postazioni predisposte durante il tragitto. Naturalmente è rigorosamente vietato toccare le formazioni calcaree della grotta, perché vi lasciamo sopra i nostri batteri e sostanze grasse che impedirebbero al materiale calcareo di attaccarsi e quindi andremmo ad interferire con la naturale crescita delle formazioni ed evoluzione della grotta.

Dopo la grotta torniamo verso il Castello di Miramare 


Questa volta riusciamo a parcheggiare e andiamo verso il parco



E poi eccolo lì, da lontano


e come si vede dall'interno del parco. Il castello fu costruito tra il 1856 e il 1860 come dimora di Massimiliano d'Asburgo-Lorena, arciduca d'Austria e poi imperatore del Messico e di Carlotta del Belgio. E' circondato da un parco di circa 22 ettari allestito con piante scelte dallo stesso Massimiliano, appassionato di botanica, molte infatti furono importate da altre terre. Nel parco ci sono anche le serre nelle quali venivano cresciute le specie prescelte prima di essere messe a dimora nel parco. 



Da questo castello, ogni anno viene dato il via alla Barcolana


Nel parco c'è anche il Castelletto, che fece da abitazione temporanea durante la costruzione del castello, una cappella di cui restano rovine e una piccola casa che oggi è un bar. Dopo una passeggiata nel parco, che oggi è pubblico, ci si può andare a correre, passeggiare, leggere su una panchina o fare uno spuntino al bar...facciamo uno spuntino al bar.
 

Mi fa pensare a quanto le cose cambino, la storia cambi, la condizione umana cambi, nel tempo, vedere che luoghi come questo, un castello, con un parco enorme, con laghetti, corsi d'acqua ecc, che avrà visto un brulicare di giardinieri, camerieri, servitori e altri impegnati nella conduzione della tenuta, oggi non sia più una dimora privata, ma un luogo pubblico accessibile a tutti. Anche Massimiliano però lo apriva un paio di giorni alla settimana al popolo.



Le visite di oggi sono terminate. Torniamo a Trieste e ci fermiamo per un breve aperitivo


Poi andiamo a cena alla Hostaria Strehler, che si trova proprio di fronte al Politeama Rossetti, nella via intitolata a Giorgio Strehler.
Qui per la prima volta ho modo di assaggiare il frico, piatto tipico friulano, che ho sentito nominare varie volte in programmi di cucina. E' una specie di frittata, ma senza uova, a base di Montasio o altri formaggi di varia stagionatura e patate, soffice ma con la crosticina dorata. Ce lo servono accompagnato da polenta. Mi piace!!


Come portata principale prendo un filetto di maiale, speck e Formadi Frant, un formaggio tipico friulano che è anche presidio Slow Food


 La seconda giornata è finita.

lunedì 21 settembre 2020

Vacanze settembrine. Giorno 1: Trieste

Questo settembre, in una settimana di ferie abbiamo deciso di andare a Trieste e poi fare il giro dei laghi verso ovest: passaggio a Sirmione (lago di Garda), lago di Como, passaggio a Varese e lago Maggiore.
Sabato mattina mi sveglio presto. Mi piace la luce che si vede dal mio balcone la mattina


Intorno alle 9 si parte!


Tiriamo dritto fino a Trieste, e poi lo vediamo, in fondo alla strada che scende verso la città: il mare.
Il cielo è azzurro e sereno


Individuiamo il residence che abbiamo prenotato online e parcheggiamo in una strada nei dintorni, molto bella e molto in salita (perché Trieste è così, molto ripida):


Siccome il check-in inizia più tardi, intanto andiamo a pranzo in un ristorantino nei dintorni dove scelgo:
  • aperitivo a base di melograno e bollicine
  • merluzzo in olio cottura su crema di datterino giallo, crumble di olive Riviera e pomodorini
  • patate al forno
  • tiramisù



M. sceglie come dolce una cheesecake, buonissima che come base ha un crumble croccantissimo, non la solita base di biscotto molto fine (...ehm i dolci sono già tutti smangiucchiati nelle foto...sorry!)


Poi facciamo una passeggiata per Trieste, dove volendo, fai qualche scalino e scendi direttamente in acqua! In questa foto mi piaceva il gabbiano al centro della banchina, affacciato anche lui a guardare il mare.
Mi sono chiesta come deve essere uscire dal luogo di lavoro e sedersi a guardare il mare, o mettere un piedino nell'acqua 😄 


Piazza Unità d'Italia (di giorno)



(e di sera)



Poi facciamo il check-in. Qualche immagine del residence:




Riprendiamo la passeggiata per la città, facciamo un percorso in salita fino al colle di San Giusto (il giorno dopo mi faranno male i polpacci) e incontriamo i resti del teatro romano (visto dall'alto, ma avrei dovuto fotografarlo dalla strada in basso, così non si vede molto 😕)


Tor Cucherna, risale al XV secolo ed era una torre di difesa



Il castello di San Giusto e i resti di una chiesa civile romana


tra la vegetazione, in fondo, si vede il mare


la Cattedrale di San Giusto


Torniamo verso il basso


il Giardino di via S. Michele



la Basilica di S. Silvestro, la chiesa più antica di Trieste


e poi incontriamo un rigattiere con un negozio enorme (ho fatto un giro anche dentro), che ha alcuni articoli esposti fuori, dischi, DVD, sedie


uno di quei vecchi bauli verdi, sulla base di una Singer


delle sedie in paglia di Vienna (se sistemate la paglia presso artigiani specializzati tornano bellissime, a me dispiace che la gente le butti)


e questo è uno degli ingressi (dentro è molto grande)


in zona ci sono molti negozi di antiquariato/modernariato e uno ha appeso degli specchi antichi su muri esterni (autoritratto!)


ci riaffacciamo sulla piazza


Proseguendo, al Civico Museo della Civiltà Istriana, Fiumana a Dalmata, troviamo una mostra dedicata alle Arti Grafiche Modiano. Io ricordo questa azienda perché in casa avevamo le carte da gioco Modiano, quando ero piccola. Ma ho imparato che faceva anche altro, ad esempio le cartine per realizzare a mano le sigarette o manifesti pubblicitari, come questo per una tratta ferroviaria



ehm...notare la didascalia "...fumerete bene e [...] con giovamento per la vostra salute"...come no 😂



Tardo pomeriggio sul molo



E si fa ora di cena. Torniamo nel ristorantino del pranzo:
  • spritz al melograno
  • fusilli dell'orto con verdure estive locali e petali di mandorle di Sicilia e basilico fresco
            

Facciamo un giretto nel centro brulicante di persone, un sacco di locali con i tavolini fuori, qualcuno che si esibisce cantando con il complessino all'aperto, gran via vai, città moto viva la sera...eppure una mia amica mi aveva detto "Si ma la sera non aspettarti nulla, la gente sparisce!". Non mi è sembrato, sarà un desiderio di rivalsa post lockdown?! Però vedo poche mascherine 😕. 

La prima giornata finisce qui.